Fasi della Programmazione

Fasi della Programmazione

ANALISI DELLA SITUAZIONE/MOTIVAZIONE: individuazione di tracce, segnali lasciati dai bambini, competenze, abilità, interessi, motivazioni e inclinazioni dei bambini.
• Individuazione delle COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
• Indicazione dei CAMPI DI ESPERIENZA più significativi
• Individuazione delle COMPETENZE TRIENNALI e COMPETENZE I.R.C. riferite agli stessi campi di esperienza
• Individuazione degli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO suddivisi in abilità (cosa deve saper fare) e conoscenze (cosa deve sapere)
• Le insegnanti si pongono degli OBIETTIVI DI INSEGNAMENTO ossia cosa si impegnano a conoscere/fare/sostenere
• Pianificazione delle persone coinvolte, dei tempi, spazi, metodologia e materiali
VERIFICA delle abilità e delle conoscenze attraverso griglie
VALUTAZIONE della competenza attraverso tre livelli (base/intermedio/avanzato)
AUTOVALUTAZIONE nell’azione dell’insegnante
• STESURA DELLE ATTIVITA’ (compiti autentici) da proporre ai bambini per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

La nostra scuola, cerca di fornire a ciascuno, nella sua unicità e specificità, la possibilità di essere attivo e partecipe attraverso un apprendimento per scoperta per fare in modo che le potenzialità che ogni bambino possiede possano essere suscitate, stimolate e realizzate.
Le nostre finalità, oltre a quelle generali, sono definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale.
La predisposizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche tengono conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. A tal riguardo si ritiene utile proporre una didattica attenta a questi segnali in grado di inventare e proporre le attività più opportune per quel bambino, gruppo in quel preciso momento personalizzando l’intervento e promuovendo lo sviluppo delle competenze.
I laboratori e le attività proposte sono scelte ed elaborate in base ai bisogni emergenti nei bambini. (es. linguaggio, emozioni…). I bambini imparano giocando, manipolando attraverso esperienze concrete. Quest’ultime coinvolgono tutti i campi: espressivo, musicale, linguistico, scientifico…al fine di valorizzare i diversi tipi di intelligenza di cui i bambini sono portatori.
Affinchè ciascuno possa raggiungere buoni grado di competenza vanno proposti compiti autentici e significativi che rappresentino una sfida ottimale, che il bambino sia in grado di svolgere.
Particolare cura va dedicata alla formazione della sezione come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Il bambino nella scuola attraver so il cooperative learning si sperimenterà in attività di relazione e peer tutoring che aumentano il suo senso di cittadinanza cogliendo l’importanza della collaborazione, “ciò che il bambino fa in collaborazione oggi, lo potrà fare da solo domani.” (cit. Vygotskyj)
Primaria attenzione viene posta ai bambini portatori di bisogni educativi speciali e/o certificati, la scuola promuove una didattica inclusiva concreta definendo situazioni, contesti di accoglienza ,stabilendo percorsi d’inclusione. L’insegnante dovrà essere mediatore e facilitatore, lasciando ai bambini il compito della scoperta e facendosi ascoltatore attivo, riverbalizzando e essendo attento osservatore.

“Il curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.”
(Indicazioni Nazionali 2012)

Il Curricolo si divide in:

Implicito

È composto da tutte quelle pratiche messe in atto dalla comunità educante che contribuiscono all’educazione dei bambini e delle bambine (gli ambienti, i tempi, le modalità di osservazione, le relazioni , le routine, ecc..).

Esplicito

Composto dalla proposta didattica della scuola (programmazione annuale, unità di apprendimento, laboratori).

Le Attività

Le esperienze dei bambini all’interno della scuola sono molteplici. Il gioco, l’esplorazione, la ricerca, la vita di relazione possono essere fonte di conquista, di conoscenza, di sviluppo e di crescita intellettiva. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo della scuola dell’obbligo (settembre 2012) le attività fanno riferimento ai seguenti Campi d’Esperienza:

CORPO IN MOVIMENTO
Il bambino prende coscienza ed acquisisce il senso del proprio sè fisico, il controllo del corpo delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive ed imparare ad averne cura attraverso l’educazione alla salute

IMMAGINI, SUONI E COLORI
il bambino sperimenta linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali, la cui fruizione educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.

IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, conosce meglio se stesso, gli altri e le tradizioni della comunità in cui vive e di cui fa parte.

LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino organizza le proprie esperienza attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e parole.

I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino apprende a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare, a dialogare ed avvicinarsi alla lingua scritta.