Attività

Fasi della Programmazione

Il collegio docenti durante le fasi della programmazione fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 ed è coinvolto sinergicamente cooperando alla elaborazione, pianificazione del progetto didattico e/o educativo e alla sua attuazione.

La scuola dell’infanzia di ispirazione cristiana si propone di:

  • Accogliere tutti i bambini appartenenti a qualsiasi cultura e religione
  • Formare progressivamente i bambini secondo una visione della vita con i principi e i valori della bellezza evangelica
  • Garantire un cammino di crescita e una risposta ai loro bisogni formativi ed educativi
  • Collaborare con le famiglie in un’ottica di dialogo e confronto

Nella programmazione educativa-didattica trova ampio spazio l’attenzione all’IRC, Insegnamento Religione cattolica. I bambini attraverso attività di vario genere vivranno anche la dimensione religiosa sperimentando quotidianamente i valori cristiani e umani. Essere ispirati cristianamente significa essere motivati da valori che per i credenti sono fondati su Gesù. Facendo scuola in tutti i momenti della giornata e in tutte le dimensioni educative si possono esprimere tali valori: amore, amicizia, solidarietà, tolleranza, pace, uguaglianza, rispetto per il creato, accoglienza, sincerità, perdono e gratitudine. Le attività educative, con una finalità culturale, comportano la valorizzazione ed il rispetto delle scelte religiose fatte dalle famiglie, a maggior ragione se provenienti da contesti sociali diversi da quello italiano, così da dare alle proposte educative un taglio interculturale su un fondo di fratellanza universale.
L’IRC non è la catechesi.In una scuola cristiana l’azione educativa trova il suo punto di riferimento in Gesù che è il criterio per le scelte di ogni giorno.

Il dialogo tra generazione è dialogo tra tempi.
Il tempo è tolleranza,
rispetto, lentezza…
futuro e attesa.

È un progetto che mette in collaborazione la casa di riposo Fondazione Bressan, l’RSA delle piccole suore della Sacra Famiglia e la scuola. Il progetto che segue la linea del service learning fa riferimento ad un metodo didattico che fonde due idee: il servizio per la comunità (service) e l’apprendimento (learning)

Questo progetto mette in comunicazione e condivisione anziani e bambini per promuovere l’integrazione fra generazioni attraverso alcuni laboratori d’incontro e scambio, finalizzati alla trasmissione di esperienze e la condivisione di momenti di gioco e attività
Alla base vi è la convinzione che gli anziani e i bambini stiano bene insieme e sono ricchezza gli uni per gli altri: importante per l’anziano è il lavoro operativo, il gioco e l’attività condivisa che diventano uno strumento importante … sono vissute come passatempo e come divertimento. Non creano l’angoscia del risultato, non sono fredde, anonime. Perché al centro c’è l’incontro con l’altro che nel nostro caso è un bambino!
Al centro ci sono l’empatia, la condivisione

La prima esperienza con la seconda lingua sarà volta a promuovere la creatività dei bambini in situazioni ludiche e a favorirne l’alfabetizzazione.
Pertanto, la sua introduzione non si configura come un insegnamento precoce, ma come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal proprio che si svilupperà gradualmente in un apprendimento attivo e consapevole.
Avvalendosi della curiosità verbale tipica dell’età, oltreché della massima plasticità intesa sia in senso fisico che mentale, essa può diventare una sorgente innumerevole di stimoli poiché coinvolge il soggetto in evoluzione nella sua globalità.
Si propone, in particolare, un’esperienza integrata di Lingua Inglese e Musica: corpo e movimento come veicolo per favorire la conoscenza di sé e gli altri, la relazione interpersonale, la concentrazione, il canto, la consapevolezza del ritmo inteso sia dal punto di vista musicale che della parola.
Questo progetto non ha le pretese di insegnare un prodotto ma si prefigura l’obiettivo di offrire un’esperienza linguistica attraverso il gioco, la musica e il racconto.
Apprendere i primi elementi di una lingua comunitaria orale, che nel caso specifico è costituita dall’inglese, risulta essere un’esperienza incisiva nell’esperienza formativa, in quanto offre al bambino un ulteriore mezzo per socializzare, dunque comunicare, ampliando la propria visione del mondo.

Le motivazioni di carattere generale su cui si fonda il progetto lettura biblioteca nascono dalla consapevolezza del valore del libro come strumento di crescita per il bambino, fin dalla più tenera eta, per quanto riguarda sia l’aspetto affettivo che quello cognitivo. Da qui l’importanza della conoscenza della biblioteca e delle numerose opportunità che essa offre ai suoi utenti.
Il progetto nasce dalla convinzione che la lettura abbia un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo e che per poter evitare la disaffezione alla lettura, che si riscontra troppo spesso tra i bambini e i ragazzi, occorre accendere l’interesse ai libri sin dalla scuola dell’infanzia ancor prima che il bambino impari la tecnica della lettura. Ascoltare l’insegnante o un altro adulto che legge un racconto diventa, per i bambini, un’ottima “palestra”
per l’esercizio del silenzio, vissuto pero come momento di “ascolto attivo” dove i bambini devono realmente partecipare e non essere passivi recipienti di parole e di idee.

FINALITÀ

  • Far conoscere ai bambini la biblioteca e le diverse tipologie di materiale che essa offre, rendendola
    cosi un ambiente familiare e accattivante;
  • Stimolare nei bambini la curiosita e l’interesse per i libri e per il mondo della lettura;
  • Sviluppare nei bambini la curiosita, la fantasia e la creativita;
  • Sviluppare l’osservazione e la riflessione.